FUGGI DA FOGGIA NON PER FOGGIA MA PER I FOGGIANI ...

venerdì 4 marzo 2011

CRONISTORIA DI FOGGIA 1848 - 1870

Questo libro scritto circa un secolo fa,da Carlo Villani, illustra molto bene le vicende storiche del tempo ed esalta personaggi che hanno lasciato un segno nelle vicende del capoluogo dauno. Il libro è stato trascritto un po' alla volta e messo a disposizione dei navigatori web.Qui di seeguito è riportato l'indice con i 
relativi capitoli ed argomenti contenuti, basta cliccare sul numero del capitolo per leggere l'argomento a cui si è interessati. 






CAUSA E FINALITA' DEL LIBRO

Ferdinando Villani, mio padre, che scrisse dei Cenni storici, su Foggia e che sono ormai rimasti come unica fonte più vasta, ove possa attingersi notizia di tutto un passato della nostra città, arrestava il suo volume all'anno 1848, epoca nefasta di rivoluzioni, di slealtà, di spergiuri, e conchiudeva con queste parole che nella loro interezza riproduco: " E Qui ben m'avvedo d'essere già pervenuto a tempi recentissimi, che possono dirsi appartenere all'età  nostra. Dovrei discorrere dell'epoca del 1848, dei tempi posteriori e di quant'altro avvenne in Foggia d'allora in poi, accennando ad uomini e cose indistintamente. Ma io non intendo scrivere la storia contemporanea del mio paese. I concittadini, che mi leggeranno, furono testimoni anch'essi degli avvenimenti del 1848 e dei fatti ulteriori che succedettero sino all'era delle ultime riforme. Gli è perciò che porterei frasche in Vallombrosa se perdurassi nel mio racconto. Bisognerà riservare il resto all'opera dei posteri; e bene  a proposito ricorderò col conte Balbo che la storia è la scienza del passato e che essa deve arrestarsi all'epoca di chi scrive o, per dir meglio, conviene che si sofferma prudentemente prima dei tempi da lui vissuti. Il discorrere di questi e polemica non più storia. Tempi che non sieno di parti, soggiunge lo stesso Balbo, io non ne vidi nel genere umano mai; e se ne furono talora in alcuni paesi, ei fu forse difetto delle storie che ne tacquero o dei paesi che non entrarono nel parteggiare ed oprare perenne del genere umano. Così il mio impegno  è compiuto e la promessa è sciolta ." 
Comincio io, quindi, mia narrazione dal punto preciso ove fu interrotta da lui. Io lo fo più volentieri, incoraggiato all'uopo da amici carissimi ansiosi di veder illustrata vieppiù nella storia  la terra che mi dette il soffio soave della vita.   
E in cui mi piace ricordare che chiaro professore Consalvo di Taranto, in un suo recente pregevolissimo lavoro su la Capitanata nell'anno 1848, ebbe a darmi anche lui cortese spinta per tale pubblicazione, col dire: " Un diario riguardante la città di Foggia possiede l'avvocato Villani, e io me ne sarei avvalso se quel galantuomo non avesse in animo di pubblicarlo per conto suo come ricordo di famiglia.Voglio augurarmi che presto veda la luce, potendo essere di  completamento al mio lavoro. Forse egli, tardando a renderlo di pubblica ragione, teme di suscitare un vespaio intorno a se, incorrendo nei risentimenti di taluno che discende da borbonici sfegatati ed ora, mutati i  tempi, si atteggia a grande liberale? Io penso che narrando gli avvenimenti quali si svolsero, senza spirito di parte, nessuno abbia a  risentirsene. I fatti della storia sono di pubblico demanio, e, dopo circa sessant'anni, deve pur prevalere la serenità d'animo e l'equità della mente nel valutare quanto hanno compiuto o  fatto nostri nonni. " 
Infatti, io posseggo questo diario, battezzato col nome di Giornale patrio, e che fu redatto con costanza quotidiana, dai miei antenati, a cominciare dall'anno 1799, dopo un breve cenno  della dimora in Foggia di Ferdinando IV con Maria Carolina d'Austria e i principi Francesco. Leopoldo ed Alberico, loro figli, per incontrarsi quivi con S.A.R. l'arciduchessa Maria Clementina, fidanzata a  Francesco, principe ereditario, sino a  venire, giù giù ai tempi nostri. 
Forse avrei dovuto pubblicare integralmente questo giornale compilato con anacoretica pazienza e senza alcuna vanità o pretensione, scritto cioè alla buona e talvolta fors’anche, direi, in forma patriarcale, il che rispecchia, soprattutto, la semplicità di coloro che ne furono gli autori; ma ho creduto  meglio di non farlo non certo pel motivo innanzi sospettato dal Di Taranto, perché so pur io che la storia 
......... libro che il preterito rassegna, 
chiamata perciò da Federico Schiller  tribunale del mondo e irresponsabile  innanzi a tutti, come nessun è  responsabile innanzi alla storia ma per due salientissime ragioni: 
1) perché da esso già fu tolto da mio padre per la  sua Nuova Arpi ogni notizia interesse pubblico, e quindi utile per la storia da nostra città fino all’epoca in cui egli scrisse: 
2) perché a dir vero sarebbe riuscito in taluni punti noiosissimo e di nessun pregio leggendosi pagine intere ora sul colore del tempo, ora sull'apparizione di una cometa, ora su funzioni  liturgiche, ora finalmente, su meschinità di cronaca locale, da non destare addirittura curiosità qualsiasi in chicchessia. 
Mi è stato però un tale manoscritto, se non di ricca, di assai buona scorta lungo la mia narrazione, sicché io peccherei di sincerità se non dessi a Cesare  quel che è di Cesare mettendo in mostra il faticoso lavoro dei miei avi. 
E perché non si possa per avventura tacciare anche me di voler forse polemizzare di straforo coi miei cittadini contemporanei. ed atteggiarmi a critico delle loro pubbliche funzioni, dal che rifuggo e per intimo sentimento e per un conveniente riserbo, soffermo questa mia cronistoria  ad un'epoca alquanto lontana da noi, all'anno memorando 1870 in cui può dirsi si sia compiuto veramente l'ultimo ciclo della nostra rigenerazione politica. 
Così facendo, mentre ho reso omaggio alla memoria dei miei maggiori, ho cercato di portare altresì il mio modesto contributo al fastigio ulteriore della mia città, che, regina in un antico evo, rifulse sempre del pari nei tempi nuovi, dispensiera e ministra anch'essa di civiltà e di progresso,e che se talvolta mostrò di non amarmi, non mi cancellò, per altro, dal cuore il solco profondo che vi segnava col suo nome, d'un primo ed  immutabile amore. 
NAPOLI FERRAGOSTO DEL 1902
CARLO VILLANI

INDICE CAPITOLI


 CAPITOLO I
I. — Prodromi della Costituzione del 1848 — Foggia tra la miseria e il grippe — Indifferenza del governo per essa — Ribasso sul prezzo del sale — Rivoluzione latente — Proclami incendiarli — Arresti—L'intendente Patroni—Metodi loioleschi di governo — Olimpia Verlej — Inizio di libertà di stampa — Primi opuscoli e giornali locali — Indulto agli arrestati politici — Saverio Altamura — Pellegrinaggio popolare — Tolleranza dell' intendente — Avvento del Bozzelli al Ministero — Pubblicazione dell' atto sovrano — Esultanza dei foggiani — Agnello lacuzio e gli avanzi della Carboneria — Fascio di giovani liberali — Petrilli e Cassetta —1 Manifestazioni universali di gioia — Funzione in chiesa — Assenza del Capitolo — L'abate Russo intuona il Te Deum — Gala al teatro — Promulgazione dello Statuto — Obolo cittadino — Tre giorni di festeggiamenti—Michele Achille Bianchi — Monforte scende in chiesa—Dimostrazione solenne — Michele Ricca spiega la Costituzione — Carro trionfale — Giovani tribuni — Gaetano Maldacea — De Noia guida la folla — Assedio al seminario — Carica di lancieri—Statella e Monforte — Intervento del sindaco — Allontanamento di Maldacea            »
— Guardia nazionale provvisoria— Giuramento di essa, della gendarmeria e delle guardie di onore — Discorso De Anellis — La truppa giura — Un bel gesto di Sta-tella — Sua destituzione — Patroni a riposo — Arrivo di Coppola—Partenza di Monforte— Caos in diocesi — Legge elettorale provvisoria — Convocazione del Par¬lamento — Giunta per le liste — Ulteriori giuramenti — Sospensione di Iacuzio — Gala al teatro — Vincenzo Del Conte — In prò delle orfane — Posti di guardia nazionale — Turbolenze in provincia e a Foggia — De Girolamo e Fania — Inconscienza delle masse — Tolleranza delle autorità — Miseria e malandrinaggio — In' aiuto degli operai — Minaccia di Monforte — De Noia infiamma il popolo — Protesta al sindaco — Si riaffermano i dritti del Comune — Un boia scacciato — Giambattista De Angelis con Magone — Sua azione — Stampa locale — De Angelis e Magone allontanati da Foggia — Sorteggio e organizzazione della guardia na¬zionale — Dispensa di fucili — Sopraffazione di. un birro — Foggiani e lucerini fraternizzano — Preoccu¬pazioni del governo — Suoi delegati speciali — F. S. Figliolia — L'intendente Coppola in aspettativa — Lombardi nuovo intendente — Consiglio di pubblica sicurezza — Notabili — Tibi boicottato — Eccitamento popolare — I contadini per le terre demaniali — Anar¬chia con parentesi epilettiche — Allarme a Foggia — Partenza di Tibi e di Smith — Proclami dei cala¬bresi — Francesco Romeo —Apprensioni nei popo¬lino — Azione della polizia    .   .   .   .  
— Preparativi per l'elezìone politica — Nicola Rosati ne detta le norme al popolo — Comizii in S. Dome¬nico — Petrilli e De Maria issano il tricolore sul cam¬panile — Proclamazione dei deputati di Capitanata — Zuppetta e Barbarisi a Foggia — Loro precedenti pa¬triottici — Gaetana Faccilongo — Discorsi elettorali — Entusiasmo cittadino — Giuramento dei liberali—Ga¬briele Cicella — Michele Ricca fornitore di armi e mu¬nizioni — Le sette contraddizioni capitali — Agnello Iacuzio in contatto coi rivoluzionarii delle provincie —Arresto di Romano Mozzicone — Lettera di Crispano a Iacuzio — Proclama di Dardano — Iacuzio compartecipe della cospirazione — Bromuro inefficace — Barbarisi va nella Marina — Zuppetta attacca la Costituzione — Sue latenti minaccie — Arrivo di Fuccilo —Zuppetta parte per Napoli — Ritorno di Barbarisi a Foggia — Consiglio di pubblica sicurezza — Barbarisi insidiato — Suoi ammonimenti al Fuccilo — Agitazione  rivoluzionaria in città 
— Azione dei deputati di Capitanata — Ferdinando De Luca in casa Lanza e al Ministero — Luigi Zuppetta il 14 maggio '48 — Saverio Barbarisi alle barricate — Decadenza della dinastia borbonica — I moderati contro Zuppetta — Le milizie cittadine sotto le armi — I deputati di Capitanata il 15 maggio — Scatti di Zuppetta — Giuseppe Ricciardi per un comitato di sicurezza pubblica — Dall' ammiraglio Baudin — Firme alla protesta di P. S. Mancini — Mano sacrilega sull'arca santa — Allarme a' Foggia — Inconsulte precauzioni del ff. intendente — Notizia intorno all' eccidio di Napoli — Affissi a stampa del Fuccilo — Comunicazione di decreti — Cordoglio e indignazione della cittadinanza — Minaccia di barricate — Azione pacificatrice dei maggiorenti — Giuseppe Libetta — Proclama dell' intendenza — Riunione del comitato liberale — Nomina di un sotto-comitato — Tentativo per un governo provvisorio — Invio di messaggi — Deposito di danaro a scopo rivoluzionario — Tanzi, Garofalo e Giannini — Mancanza di coraggio nei cittadini — Sforzi di Michele Ricca — Venditori ambulanti arrestati — Vitale e Sorrentini — Lavoro febbrile dei liberali — La Dieta di Potenza — Memorandum delle provincie con federate — Inutili sforzi per un governo provvisorio — Foggia immutabile e immutata — Giuseppe Ricciardi nelle Calabrie — Sua pagina gloriosa
— Le nuove elezioni politiche — Circolare del ministro Bozzelli — Risposta di Mariano d'Ayala — Le nuove elezioni considerate a Foggia non legali — Il comitato allontana gli elettori dai comizii — Cipri e Vitale in giro — Zuppetta e il suo proclama incendiario — Protesta di Saverio Barbarisi — A Foggia i comizii deserti — I pochi intervenuti protestano — In qualche circondario si vota — Riapertura del Parlamento — F. De Luca, G. Libetta, S. Barbarisi — Discorso della Corona — Elezioni complementarie suppletive—Lotta titanica — Zuppetta eletto a Foggia — Seppellimento della Costituzione — Lenta e progressiva repressione — Disgregazione di sotto-comitati — 11 comitato di Foggia delibera una Dieta — Tommaso Tonti presidente — Tarantino, Cipri e De Noia raccolgono soccorsi pei Cosentini — Il p. Borsari delle scuole pie — Fuccilo novellamente ff. intendente — Sua azione repressiva —Ritorno di Tibi — Nuovo fermento — Esplosione di fuochi pirotecnici — Timor panico ed arresti — Scioglimento della guardia nazionale — Proclama anonimo — Cipri disarma la truppa per armare il popolo —La Capitanata in obbedienza passiva — Relazione di Fuccilo al Ministero            
VI
— Periodo di reazione — Fujano despota della piazza — Saverio Altamura esiliato — La giustizia istru-mento della polizia —Foggia crocifissa sul Calvario — Vitale e Iacuzio arrestati — Si va in cerca di Du¬rante — Vitale e Iacuzio giudicati — Giovanni Rossi relatore — Loro assoluzione — Destituzione del Rossi — La sbirraglia e Fuccilo in gaudio — Persecuzione alle pipe — Fuccilo premiato — Ritorno di Monforte col Maldacea — Sua entrata in città — Arresto momenta¬neo di liberali — L'avvocato Baculo — Nomina di R. Guerra ad intendente — Inizio di sua dittatura — Me¬todi loioleschi — Lega col Monforte — La religione mezzana — Concetto regio — Festa natalizia del re— Il veronal alle masse — I foggiani sotto il mansa-nillo — Freda, De Luca e Siniscalco fuori del Consi¬glio di beneficenza — Scrutinio — Cafarelli destituito — Liberali irretati — Legnate agli Apicella — Ulteriori arresti — Dissimulazione del Guerra — Esercizii spirituali — Espulsione di guardie di onore — Destituzioni ed arresti —Benedizione papale — R. Guerra nelle pubbliche funzioni — Tra la mitra e l'aspersorio — Ricomposizione delle file borboniche — Voto di fedeltà del Decurionato — Una commissione dal re — Suo gradimento — Rianimazione di arresti, di destituzioni e di processi — Amnistia — Ritorno degli arrestati nelle famiglie — Iacuzio, Vitale e Durante in libertà provvisoria — Cicella e De Ninno esiliati — Alessio Barone sindaco — Riapertura del Consiglio provinciale — Terremoto in Basilicata — Soccorsi ad Ascoli e ad altri siti — Ferdinando II su' luoghi del disatro — Foggiani a Melfi — Scorta di guardie di onore — Il re promette di visitare Foggia       
VII
"— Processo pel 15 maggio — Luigi Zuppetta abbandona Napoli — Sue peripezie durante l'esilio — Saverio Barbarisi arrestato — Sua odissea nei sotterranei di S. Elmo —Vesperia e Fuccilo imbastiscono l'accusa contro entrambi — Barbarisi scrive il suo Costituto —Requisitoria di Angelillo — Memoria del Barbarisi —Testimoni delle provincie di Foggia e di Bari — Pollice verso... — Giudizio alla Corte speciale — Conclusioni del P. M. — Contegno dell'accusato — Sentenza — Condanna a morte — Commutazione della pena nell' ergastolo — Fine miserrima di Barbarisi in S. Francesco — Giudizio in contumacia contro Zuppetta — Sua condanna a morte — Ulteriori peripezie durante l'esilio — Sua esaltamento a S. Marino      
VIII
— Esercizii spirituali — Questua religiosa — Mise¬ria cittadina — Il cardinale Mattei — La commenda di s. Silvestro a Guerra — Ricomincia la caccia ai libe¬rali — Arresti ed esilii — Reazione sfacciata — Fiera di maggio nel 1853 — Aristocrazia napoletana a Fog¬gia — Prezzi favolosi dei cereali — Pericolo di carestia — Fermento nella provincia — Violenze a Montesantangelo — Riunione di granisti — Lavori agli operai — Il Monte frumentario — Verbali di cautela — R. Guerra immutabile — Il sindaco Barone arrestato —È arrestato lo scolopio Cicella — Stupore nella cittadinanza — Falsa denunzia -- Il commissario in carcere — Escarcerazione del sindaco per ministeriale —Momenti difficili — Cicella menato a Napoli — Per avere inneggiato alla Costituzione subisce un processo a Lucera — È condannato ai ferri — Monforte in fin di vita — Suo decesso — L'instancabile Guerra dà addosso ad altri liberali — Antonio Caso gran commissario del Filo elettrico — Lavorio di spie — Suo arresto a Genzano — Reclamato a Napoli con De Toma —Giudizio a Lucera — Sua condanna a morte — Commutazione di pena — Espiazione all' isola di Procida —Topografìa dei bagni — Sua liberazione    
IX
— I bruchi ed il colera — Lazzaretto — Preghiere nelle chiese — Esodo di paurosi — Il sindaco in fuga —R. rescritto — Statistica del colera — Giubileo — L'intendente bacchettone — La chiesa foggiana eretta a vescovado — Sua importanza ab antiquo — Lotta per la mensa vescovile — Costituzione della rendita —Monsignor Iannuzzi sub-delegato apostolico — Confini della diocesi — Dibattito — L'Incoronata e S. Lorenzo —lnstrumento notarile — Riserva pel dritto di patronato municipale — Possesso della nuova cattedra—Festeggiamenti — Ricci e Tizzani rinunciano al pastorale — Bernardino M.a Frascolla primo vescovo — Sua entrata in città — Sua opera in prò del clero-   
X
— Circolare Mazza contro gli attendibili — Ridda di sanfedisti e di spie — Soprusi — Opinioni bistrattate — Visita domiciliare al sindaco—Attentato di Agesilao Milano — L'intendente provoca messe e Te Deum — Omelia del vescovo — Dimostrazione — Indirizzo al re — Deputazioni che partono per Napoli — Il collegio dei gesuiti di Lucerà elevato a liceo — Preferenza offensiva pel capoluogo — Dispiacenza e protesta dei foggiani — Si riaccendono le giuste pretese pel tribunale — Suo antico diritto — Pratiche inutili per ottenere una sezione civile — Inefficace mediazione di Leopoldo e di Ioinville — Trionfo del dritto della forza — Concessione di cattedre universitarie — Il liceo a tempi migliori  
XI
— Viaggio di Ferdinando II in Puglia — Preparativi a Foggia — Arrivi della Commissione reale, di truppe, di funzionarne di alti personaggi—Incontro al limite della provincia — Ingresso del re in città—Festeggiamenti — Amnistia — Neil' oratorio dell' intendenza,— Partenza per Andria — Promessa di presto ritorno — Onorificenze a vescovi — Movimento pel ritorno del re — Notizia della sua malattia — Passaggio del dottor Ramaglia— Ansiosa aspettazione — Continuazione di preparativi di feste — Mutamento d'itinerario — Il re a Bari — Sbarco di Maria Sofia — Dimostrazioni popolari è Te Deum — Mistero intorno alla malattia del re — Passaggio del conte di Siracusa — Il re a Caserta — Imperiale in giro pei santuarii — Notizia del viatico al re — Annunzio della morte imprevvista — Simulazione delle autorità — Arresto di Sorge e di Tarantino, propalatori di triste presagio — Presentimento di Ferdinando — Caldara ne fa i ritratti — Funerali a Foggia — Giuramento a Francesco II
XII
Amnistia di Francesco II — Abolizione delle liste degli attendibili — Foggiani che riacquistano la pace — Ordine pei festeggiamenti — Onorificenze e ninnoli — Francesco vociato imbecille—Cospirazione di palazzo — Foggia centro della rivolta — Filiasi e Filangieri - Scoprimento della congiura — Dimissioni di Filangieri —R. Guerra messo a riposo — Sua partenza da Foggia —Il nuovo intendente duca di Bagnoli — Visita alla cattedrale — Cappelli prodigiosi — Genetliaco del re —Funzione in chiesa e festa da ballo Alessio Barone novellamente sindaco — Riapertura del Consiglio provinciale— Promesse dell' intendente — Il Ministero Statella — Corsa alla dissoluzione — Il commissario Chiarini — Un suo atto arbitrario — Lo si trasloca — Eco dello sbarco a Marsala e delle vittorie di Garibaldi in Sicilia — Moisè Maldacea, uno dei Mille — Caduta inevitabile del Borbone — Accesso di necrofobia poliziesca — Arresto di De Noia — Indignazione delle masse —La rivoluzione in marcia — La Costituzione in articulo mortis — Altre comunicazioni di reali concessioni —Ghiaccio nel popolo — Gioia ufficiale — Minacce anonime — Invito alle barricate — Gendarmeria ed eunuchi in moto — Una ferrovia-burletta — Onestà dell' ultim' ora — La Sicilia in fiamme — Terrore di Francesco II — Garibaldi minaccia il continente — Dedizione di Nunziante — Il torrente irrompe — Funzionarli che si dileguano — Nuovo sindaco — Il vescovo Frascolla dispare — Stemmi manomessi — Scompiglio dell' intendente — Intimazioni dei liberali — Riorganizzazione della guardia nazionale — Giunta elettorale — Comitato di ordine e di azione — Santaniello ne propone la fusione — I comitati si fondono — Tumulto per la nomina del presidente — Dimostrazioni in piazza —Divieto di assembramenti — Ultimi sprazzi autoritarii — Genetliaco di Maria Teresa — Levata di scudi del popolo
XIII
               — Nicola Morra — Uccisione di un guardiano — Venticinque anni di ferri — Evasione da Nisida — Aureola di leggende — Protettori e protetti — Compromissioni — Carlo Giannini sospeso dall' ufficio — Sue vane proteste — Ricatti in forma di prestiti — Gendarmeria impotente — Episodii romanzeschi — Cavallo di Palazzi — A Cerignola con Buchicchio — Cavallo di Mangiacapo — Alla masseria Piscitella — Sequestro e ricatto a Padula — Restituzione di parte del danaro ricattato — Vendetta contro Pavoncelli —Figliolia nella botte — Siniscalco, De Luca e F amministratore di Laroehefoucauld e del duca di Bisaccia —Cena sul!' erba — Al guado dell' Ofanto — I gendarmi burlati — Trappola a Montesquarcillo — Persecuzione ai congiunti del bandito — Le pudende di Loreta Morra — Libello — Quod superest.... — A un moribondo —Per un cambio militare — Per un sequestro giudiziario — Gara per prestargli aiuto — Il tenente Martucci —Teresa Cibelli a Ferdinando II — Messaggi rivoluzionarli — Buchicchio capitano garibaldino—Scontro con Barone — Morra ferito — Sua presentazione spontanea — Passa per Foggia e va a Lucera — Giudizio e condanna — Partenza per S. Stefano — Vecchiezza impenitente  
XIV
— Il marchese di Rose sindaco — Suo insediamento col Decùrionato — Simpatie de' liberali per lui — Il conte Gaetani espulso — La casa Cimaglia assediata — Ostracismo a Delli Santi — La guardia nazionale sbaraglia la folla — Fuga dei Cimaglia a Manfredonia — Si rivedono le bucce agli antichi amministratori — Bilancio esposto al pubblico — Tumulto nella festa dell' Iconavetere — Uno scapatello troiano — Il fuggi fuggi — Schiamazzatori per le vie — Maltrattamenti al comandante della provincia — Dragoni puniti ed escarcerati—Espulsione del comandante—Intimazione a Sellitti — L'intendente mette in salvo il proprio cuoio — Chiusura del Corpo di guardia della gendarmeria — I gendarmi ad Eboli — Comizii differiti — Partenza di truppe contromandate — Il sotto-intendente di Sansevero a Foggia — Violenze contro funzionarii — I pifferi di montagna — Il duca di Bagnoli richiama i domestici — I figli del Mago — Pietro De Luca ff. intendente — Suo saluto agli amministrati — La guardia nazionale e l'ordine pubblico — De Plato e Postiglione — Tentativo sventato di un governo provvisorio — Cesare ed Achille De Martinis — Flores respinge le offerte dei  liberali — Sfruttatori di occasione — Il figlio di Antoniella F ombrellaia — Estorsione al marchese Gimaglia — Arresti — Flores con la sua colonna devia per Ordona — I dragoni liberali — Stemmi annientati — Antonio Gargea — Francesco II a Gaeta — Ultimo addio al popolo — Liborio Romano e Garibaldi — Entrata a Napoli del dittatore — Bacio simbolico di d' Ayala — Dimostrazioni a Foggia — Nastri tricolori — Preti e frati dimostranti — Al convento degli alcanterini — P. Massimo inalbera il crocifìsso —1 dragoni liberali tornano da Candela — Si rende loro il trionfo              
XV
— I primi decreti del dittatore — Saverio Altamura nella rappresentanza civica napoletana — Decreti di carattere unificatore — Altri decreti d'istituzioni liberali — Zuppetta e Garibaldi — Rinunzia del primo a formare il Ministero — Zuppetta anima il partito di a-zione — Esce dalla vita, pubblica — Si consacra alla scuola — Foggia centro di arruolamento di volontarii — Caserme improvvisate — Filomena Pepe su' balconi di S. Domenico — Volontarii calabresi e pugliesi — Loro entrata a Foggia — Sacerdoti in camicie rosse — Nomina di Ricciardi a governatore — Sua rinunzia — Energia del ff. governatore De Luca — Giuramento della guardia nazionale — Arrivo di Del Giudice e di Aolisio — Proclama di Vittorio Emmanuele — Annessione delle Marche e dell' Umbria — Pubblica esultanza — Rifiuto del vescovo per una funzione in chiesa — Preti e chierici minacciati di sospensione — Si officia dai cappuccini in S. Domenico -- Sermone di p. Giammaria — Beneficenze e luminarie — Vittorio Emmanuel'e a Teano — Telegramma comunicato in teatro — Insurrezioni in Capitanata — La guardia nazionale sul Gargano — Arresti — Passaggio di truppe — Reazione a S. Marco in Lamis e a S. Giovanni Rotondo — Garibaldini con cannoni — Razzie di veicoli — Eccidii — Francesco Cascavilla — Fra Domenico — Irretate di rivoltosi — Voluta convenzione a S. Marco — Consiglio di guerra — Difensori ufficiosi — Condanne.
XVI
— Plebiscito — Formula del Zuppetta'— Lista dei votanti — P. Boccaccini spiega il valore del sì — Votazione— Cassetta de' no intatta — Scrutinio — Unanimità affermativa — Poggio Imperiale e Lesina non unanimi — S. Marco in Lamis e S. Giovanni Rotondo non votano — Pubblica esultanza — Marianna Gissi De Chiara — Lucia Salerai Rosati — Caduta della fortezza di Capua — Dimostrazione per le vie — P. Urbano arringa al popolo — Proclama di Vittorio Emmanuele da Sessa — Sua entrata a Napoli — Presentazione del plebiscito — Funzione alla cattedrale di Foggia — Discorso di Santaniello — Parte una deputazione per salutare il rè — Focolari di reazione — Foggia pari a Partenope — Si asside nei primi seggi dell' Olimpo — Del Giudice collocato a riposo —" Giuseppe Beltrani — Pensiero ai poveri — L'intendente parte per Napoli — Eiezioni politiche—Manifesto del Circolo napoletano — Candidati per la Capitanata — Giuseppe Ricciardi candidato a Foggia — Liste degli elettori — Riunione dei comlzii — Votazione e scrutinio — Ricciardi deputato — Suo ringraziamento da Napoli — Sua visita agli elettori — Arrivo a Foggia — Al santuario dell' Iconavetere — In casa di- Rose — Festeggiamenti — Incidente a teatro— Il delegato Tonti — Arresto del poeta Brunetti — I liberali protestano — Il governatore dà loro soddisfazione — Partenza di Ricciardi e suo novello ritorno — Ricostituzione del comitato liberale — P. Urbano presidente — Costituzione definitiva della guardia nazionale — Nomina del colonnello De Luca — Ulteriore scioglimento e riorganizzazione—Postiglione colonnello — Lamarmora la ridiscioglie — Diverso riordinamento — Nomina di Navarra a colonnello — È surrogato da Barone — Compiacimento di Orsini — La guardia nazionale spoglia di benemerenze— Indisciplinata e riottosa a combattere il brigantaggio — Voto municipale per la riduzione della legione - - Scioglimento definitivo di essa — Anticipate dimissioni di Barone — Suo bisticcio col sindaco dell' epoca—Tramonto inonorato della istituzione — Nuove rappresentanze popolari — De Luca presidente del Consiglio provinciale — Il marchese Di Rose sinda¬co — Foggia spera in un avvenire.   
XVII
— Brigantaggio — Francesco II re dei briganti — Guerra al nuovo ordine sociale — Scompiglio nelle classi cittadine — Provvedimenti di Cialdini — Il generale Focino — Inchiesta parlamentare — Relazione Massari — Flagello indomabile — Soldati al macello — Stragi e ricatti — Accuse di favoreggiamento — Vita lunghissima del brigantaggio — Particolari dal Giornale "patrio — Comitive in forme militari — Condottieri feroci — Lo Zumpo, Caruso, Coppolarossa, Crocco, Schiavone, Rinaldi, Vitullo, Pagliacciello .— Im¬perturbabili alle persecuzioni — Gesti nefandi ed inumani — I proprietarii divenuti schiavi —. Assalti a paesi e villaggi — Stornarella ricaccia la preda in bocca al lupo — Foggia minacciata d'invasione — Carceri ri¬gurgitanti — Fucilazioni —Esposizioni di cadaveri — Paolo Tarantino—Foschi episodii—Sospirato fine di quarantuno municipii — Ricciardi alla Camera subalpina — Movimento cittadino — Risposta di G. De Leonardis all' anonimo lucerino — Si ripiomba nell'abbandono — Concessione derisoria di un Circolo di Assise.— Importanza ferroviaria e non commerciale — La direzione compartimentale dei telegrafi — Protesta della cittadinanza — Abolizione del contenzioso — Il tribunale di commercio — La direzione delle gabelle, e del demanio e tasse- -L' orfanotrofio minacciato di trasloco — Dimissioni del consesso civico — Scuole elementari — Abolizione delle cattedre universitarie — Il collegio degli scolopii e il liceo-Lanza —Scuole magistrali, asilo infantile e scuole tecniche — Istituto di civili fanciulle — Consunzione della Società economica — Sue benemerènze — Soppressione del monachismo — Chiostri e monasteri — Discrepanza di opinioni — Esodo di frati e di suore — Biblioteca comunale — Suo incremento e restaurazione—Decoro e lustro civico  
XVIII
— Tra volgimento delle rivoluzioni —Creazione di martiri — Cittadini boicottati — Persecuzione a funzionarti e ad ecclesiastici — Visite domiciliari, arresti, domicilii coatti, violenze — Al convento dei cappuccini—Al conservatorio di s.a Teresa — Ulteriori persecuzioni politiche — Monsignor Frascolla proces¬sato con Chiulli — Condanna di entrambi — Partenza del vescovo per Como — Grazia a Chiulli — Periodo di bufera pe' foggiani — Amnistia — Ritorno del vescovo Frascolla — Sua malattia e morte — La plebe instigata e imbaldanzita — P. Domenico da Sannicandro — Atti vandalici contro Uomini e cose.— Tentativi di repressione — Allarme generale — Divieto ai quaresimalisti di far prediche — Vincenzo Celentano dimissionario — Antonio Sorrentini in disponibilità - - De Plato e Granata consiglieri dr intendenza
XIX
—- Foggia sotto il nuovo regime — Rinnovellata circoscrizione della provincia — Nessuna riparazione pel tribunale — Inutili voti — Petizione al Parlamento di quarantuno municipii — Ricciardi alla Camera subalpina — Movimento cittadino — Risposta di G. De Leonardis all'anonimo lucerino — Si, ripiomba nell'abbandono — Concessione derisoria di un Circolo di Assise — Importanza ferroviaria e non commerciale — La direzione compartimentale dei telegrafi — Protesta della cittadinanza — Abolizione del contenzioso — Il tribunale di commercio — La direzione delle gabelle, e del demanio e tasse--L' orfanotrofio minacciato di trasloco — Dimissioni del consesso civico — Scuole elementari — Abolizione delle cattedre universitarie — Il collegio degli scolopii e il lieeo-Lanza — Scuole magistrali, asilo infantile e scuole tecniche — Istituto di civili fanciulle — Consunzione della Società economica — Sue benemerenze — Soppressione del monachismo — Chiostri e monasteri — Discrepanza di opinioni — Esodo di frati e di suore — Biblioteca comunale — Suo incremento e restaurazione—Decoro e lustro civico .
XX
— Cinematografia al palazzo della dogana — Il conte Bardesono — I primi carabinieri e le prime guardie di P. S. — I facinorosi contro le pattuglie — Tumulti — Un ribelle ferito — Panico cittadino — La milizia nazionale abbandona il posto — Bardesono a passeggio —. Fuoco a S. Domenico — Azione di rigore — Processi — Quis custodii custodem?— Pacificazione — A Vico e a Cagnano — Minaccia d'invasione di reazionari! — Truppe sul Tavoliere — Il nuovo prefetto Strada — Aspettativa frustrata — De Plato lo ingiuria e viene destituito — Del Giudice ritorna al palazzo della dogana — Promesse energiche contro il brigantaggio — Vien nleno alla prova — L'azione militare si esplica da sé — Foggia in istato di assedio — Poteri nel comandante della provincia — Il prefetto spodestato — Suo esonero dalla carica — Il prefetto De Ferrari—Suo carattere autoritario — Perquisizioni, arresti, destituzioni — Sospetti di relazione coi briganti — P. Urbano al potere giudiziario — Lotta per rifazioni al palazzo prefettizio — Soppressione di giornale — Dualismo col municipio — Eccitamento ad una divisione di partiti — Sfida ai liberali — Protezione al sindaco La Stella — Il prefetto Gadda — Sua azione contro il colera — Fuga e destituzione del sindaco —Scelsi prefetto — Partito nazionale — Facilitazione ai contribuenti — Malusardi — Incremento all' agricoltura - Comizio agrario — Mostra industriale — Premiigli espositori — Mancanza di tatto del prefetto — Pubblica ammenda — Nomina di Solinas
XXI
— Lorenzo Scillitani — Sua prima nomina a sindaco — Nugolo di avversari! — Minacce anonime — Invito del re ai sindaci — Scillitani ad Ancona — Atto protestativo — Sua insussistenza — Rigetto — Scillitani si dimette — Risale di Rose — Scioglimento del Consiglio — Il r. commissario — Sindacato La Stella —Sindacato Scoccherà—Scillitani rinominato sindaco —Sua strepitosa maggioranza — Trasformazione della,città — Spazzamento — Inaffiamento — Pavimentazione di pubbliche vie — Prolungamento del corso S. Antonio abate — Alberazione al largo Gesù e Maria —Demolizione dell' arco di Portano va — Abbattimento di casupole — Monumento a Lanza — Offerta di suoli edificatorii — Pianta gratuita per mercati— Circolo Dauuno — Inaugurazione di esso — Sala all' ospedale pei poveri di Foggia — Nascita del principe di Napoli — -Ricovero Regina Margherita — Elemosine —Facilitazioni a' piccoli proprietarii — Libretti di Cassa di risparmio — Gettone del Banco di Napoli — Difesa deli' orfanotrofio — Contro le Banche usurane —Contro i sistemi fiscali governativi — Esposizione ippica — Impulso alle scuole — Medaglia di benemerenza per la pùbblica istruzione — Rivendicazione di fabbricati e di rendite — Biblioteca popolare —- Illuminazione a gas— Campana della madonna—Importanza della campana — Somma per rifarla — Nel dì del resurrexit —Scillitani monito ed esempio — lì nocciuolo della popolarità
XXII
— Vita cittadina in ogni epoca — Brio di metropoli — Al tempo degli svevi, degli angioini, degli aragonesi, dei borboni, dei napoleonidi — Ferdinanndo II alla fiera di maggio — Visitatori illustri — Giovanni Paisiello, Saverio Mercadante, Giuseppe Regaldi, Giannina Milli, P. P. Parzanese, Rosa Taddei, Francesco Meterangelis, Saverio Baldacchini, Niccola Sole, il marchese di Montrone — Vittorio Emmanuele II. e i principi di Savoia festeggiati clamorosamente a Foggia —Onorificenze a foggiani — Guerra del 1866 — Folla di camicie rosse — Canti patriottici — Foggia grande caserma — Giovanni Nicotera — Menotti Garibaldi —Dono di camicie rosse — Entusiasmo pei fatti guerreschi — Pel 4.° squadrone dei lancieri di Foggia —Medaglia commemorativa — Cordoglio per Lissa — Il dottor Nigri va a curare i feriti — Lagrime e prove di patriottismo — Foggia inneggia all' annessione del Veneto col lutto nel cuore.  
XXIII
Precipitanza di eventi politici —L'antico voto acuito — Il ré nel Parlamento — A Roma, a Roma — Partiti accentuati — Cavourriani e garibaldini -— Comitato di azione — Congiure, dimostrazioni, insurrezioni— Il prefetto in angustie — Il municipio di Foggia contro il potere temporale — Proclama reale — Telegrammi ministeriali — Le truppe varcano la fron¬tiera— Calma nelle popolazioni -- l comitati sfidano le ire del governo — Comitato anticlericale foggiano — P. Urbano — Abbasso il papa-re — P. Grilli —- Vigilanza dell'autorità — I maggiorenti del comitato —Sua violenta chiusura — Proteste — I liberali tenuti di mira — Timori prefettizi! — Terzo anniversario della entrata di Garibaldi a Napoli — Consegna di truppe in quartiere — Dimostrazioni — L' effigie dell' eroe in giro — Tumulto —Vecchio comitato ricomposto — Vigilanza della P. S. — Postiglione e De Plato piantonati — Preoccupazioni del governo — Processione del venerdì santo — Vietti e Del Vecchi — Beffe al predicatore — Finimondo — Un fantaccino acciuffato — Ritorno alla calma — Chiese chiuse — Arresti in  quartiere— Continuano le paure — Meeting contro le tasse — Carelli e De Nittis — Inutile apparato di forze — Dimostrazione per Mazzini — Il prefetto redarguisce il ff. sindaco — Il popolo amico dell'ordine — Cordoglio per la malattia del re — Bollettino sanitario — Passaggio di Umberto e di Amedeo — Affettuose acco-glienze — Pericolo di vita scongiurato — Manifestazione di gioia ad Umberto ed al re — Festa scolastica — Dimissioni di Ricciardi da deputato — Scillitani candidato — Di Rose e Fioritto lo combattono — Questione di campanile — Trionfo di Scillitani — Il popolo lo acclama — Dimostrazione ostile a Fioritto — La città festante — Sentimento di gratitudine — Ultima tappa della rivoluzione — Napoleone a Sédan —Unità di patriottismo dei foggiani — Marcia su Roma — Breccia di porta Pia — Telegrammi per la presa di Roma — Giubilo universale — Conclusione .   
          
                                          
                


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